Il mondo dei motori incontra la realtà virtuale per affascinare tutti i suoi appassionati, con simulazioni di guida realistiche e sorprendenti
Simulatore di guida o videogioco di guida (in inglese racing game) è il termine adottato per indicare i videogiochi in cui il giocatore deve pilotare un veicolo, ad esempio auto o moto, in un’ambientazione virtuale. I software cercano di rappresentare le varie gare di corse motoristiche più o meno fedelmente, spesso simulando con un motore fisico in modo molto complesso il comportamento reale di un veicolo in ogni situazione.
Questo genere è diviso in due categorie principali:
Arcade – la fisica del gioco è fortemente semplificata al fine di rendere il gioco più semplice all’utente, ad esempio non simulando i movimenti delle sospensioni o le sollecitazioni subite dagli pneumatici (la maggior parte dei titoli appartiene a questa categoria)
Simulazione – il gioco tende a riprodurre nel modo più fedele possibile le leggi della fisica, applicandole a tutti gli oggetti, veicoli e non, presenti nel mondo virtuale riprodotto. Simulatori molto avanzati possono essere utilizzati anche per l’allenamento di piloti professionisti, al di fuori delle singole prove libere e per contenere i costi.
Le periferiche di controllo, a seconda del grado di realismo ricercato, vanno dalla semplice tastiera o joystick agli appositi volanti con pedaliera e force feedback.
Una versione più avanzata dei simulatori, meglio conosciuta come Moba, è entrata a far parte del mondo eSports ormai da tempo. Questo genere è diviso in due categorie principali:
Arcade – la fisica del gioco è fortemente semplificata al fine di rendere il gioco più semplice all’utente, ad esempio non simulando i movimenti delle sospensioni o le sollecitazioni subite dagli pneumatici (la maggior parte dei titoli appartiene a questa categoria)
Simulazione – il gioco tende a riprodurre nel modo più fedele possibile le leggi della fisica, applicandole a tutti gli oggetti, veicoli e non, presenti nel mondo virtuale riprodotto. Simulatori molto avanzati possono essere utilizzati anche per l’allenamento di piloti professionisti, al di fuori delle singole prove libere e per contenere i costi.
Le periferiche di controllo, a seconda del grado di realismo ricercato, vanno dalla semplice tastiera o joystick agli appositi volanti con pedaliera e force feedback.
La mappa Aeon of Strife fu uno dei primi esempi del genere. Fu poi seguita da Defense of the Ancients, ispirata appunto alla prima, ma sviluppata per Warcraft III. La crescente popolarità di DotA portò allo sviluppo di numerosi aggiornamenti alla mappa originale, ma anche alla creazione di giochi differenti ispirati alla mappa di Warcraft III. Questi giochi sono spesso soprannominati come “DotA-style”, “DotA-like”, “DotA-Clone”, “an AoS”, “DotA-based”.
Dal 13 ottobre 2010, la Valve Corporation è entrata ufficialmente nel genere, col il seguito ufficiale di DotA, chiamato Dota 2. Durante il BlizzCon 2010, l’Activision Blizzard ha presentato ufficialmente il suo ingresso nella disputa dei MOBA/ARTS con la propria mappa, chiamata Blizzard DOTA, per StarCraft 2. Chris Sigaty, produttore di StarCraft 2, disse che Blizzard DOTA era “un riassunto del genere DOTA. L’11 maggio 2012 la Blizzard ha chiamato la la mappa Blizzard All-Stars, dopo aver risolto una disputa con la Valve riguardo all’uso del marchio DOTA.
Nel dicembre 2012 fu pubblicato il primo MOBA per console, Guardians of Middle-earth con ambientazione Terra di Mezzo, dalla serie de Il Signore degli Anelli. Un MOBA ambientato nell’universo DC Comics chiamato Infinite Crisis è stato pubblicato nel 2013.
Nel novembre 2014 fu pubblicato Vainglory, il primo MOBA competitivo eSport per Mobile(iOS/Android).
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