Che rapporto c’è tra lo sport tradizionale e gli eSport in Italia? Francesco “DEUGEMO” Lombardo (reporter esport) e Roberto Forzano (Pro2Be Esports), ne hanno parlato in un panel online realizzato per Italy Week.

Sport tradizionali e videogames, già da diversi anni, si ritrovano e incrociano i normali percorsi di sviluppo per provare a strutturare interessanti occasioni di intrattenimento e business di alto livello.

Il lockdown generato da Covid19 e in particolare la totale assenza di avvenimenti sport, ha accelerato questo processo collaborativo che, anche in Italia, ha offerto valide alternative alla pandemia, portando squadre e sportivi, a gareggiare online e proporre adrenalina e intrattenimento di buona qualità.

Al di là della crisi recente legata al virus, il mondo dello sport sta cercando sempre più di parlare il “linguaggio dei videogiochi” per orientarsi alle generazioni più giovani e per proiettarsi quindi verso nuovi utenti.

Una tendenza ancor più resa evidente dal gran numero di club che si sono trasformati in media company a 360° negli ultimi anni.

Per comprendere meglio questo fenomeno di evoluzione, il nostro team di Esports Activity, ha analizzato l’interessante panel proposto da Global Gaming Digital Expo (G.G.D.E.) in occasione del suo primo appuntamento online dal titolo “Italy Week”.

In questo approfondimento, Francesco Lombardo, conosciuto editore di Magazine esport, ha intervistato Roberto Forzano, Co-Fondatore e Marketing Manager di Pro2Be Esports.


1 – Anello di congiunzione tra il mondo dello sport tradizionale e quello degli sport elettronici. Cosa è Pro2Be Esports?

Pro2Be Esports è una società iscritta al Registro delle Imprese come start-up innovativa. Abbiamo da subito pensato ad un assetto societario registrato e ben definito, per manifestare una professionalità che attualmente manca al mercato esport e più in particolare al fenomeno videoludico italiano.

Attualmente siamo la prima Agenzia Esport sul territorio ed è uno status che ci siamo guadagnati con il tempo e sul campo, grazie alle tante qualifiche ottenute dei nostri talenti, oggi conosciuti su tutto il territorio tra i player più competitivi in circolazione.

Possiamo definirci un anello di congiunzione tra sport ed esport essendo l’unica organizzazione specializzata nei videogiochi sportivi competitivi, attualmente con focus su FIFA, eFootball PES, NBA2K, MotoGP e Tennis World Tour!

Inoltre io vengo dal mondo dello sport, ho conseguito un master in sport management oltre che aver lavorato al fianco di società sportive.

Grazie a queste esperienza, conosco obiettivi strategici e esigenze delle società, soprattutto quelle delle categorie superiori, come ad esempio i team di Serie A.

Il ruolo di Pro2Be Esports, è proprio quello di aiutare i nostri players a raggiungere livelli di gioco e di immagine top, per essere notati ed entrare a far parte di questi team.

Svolgiamo un ruolo importante su tutto il territorio grazie alla nostra esperienza consolidata. Al mio fianco in azienda, c’è Fabio Battista che si occupa dell’area tecnica.

Anche lui, possiede un interessante background, costruito all’interno del mondo dello esport.

Terzo socio fondatore è Arcangelo Manfredonia, nostro Social Media Manager, ruolo di primaria importanza per tutto il nostro gruppo ed il settore in generale.


2 – Pro2Be Esports e social media, quanto è importante curare questi canali di promozione?

I social media sono molto importanti per tutti noi.

Fanno parte della nostra quotidianità ed in particolare per l’esport rappresentano una componente vitale. Essi rappresentano una vetrina importante per la promozione di players e team.

Curare una fan page, permette ai vari protagonisti, di interagire con il proprio pubblico e fans e migliorare la reputazione online.

Noi come agenzia, cerchiamo anche di far capire a tutti i nostri assistiti l’importanza di questo strumento utile per migliorare performance nel tempo e mantenere un aspetto professionale al pubblico.

Il percorso di valorizzazione del talent Pro2Be culmina con la promozione dell’ingaggio presso società sportive o team esport endemici che intendono appunto selezionarli e tesserarli. L’esposizione mediatica quindi è un qualcosa che deve accompagnarli lungo il loro percorso di formazione per poi valorizzarli nel tempo.


3 – La tua agenzia e i players che rappresenta. In cosa consiste il percorso di formazione e inserimento?

Pro2Be Esports è una società di management che non va confusa con un team competitivo vero e proprio.

Noi offriamo servizi di consulenza a tutti i nostri players in gestione e l’obiettivo è quello di promuoverli e promuovere i loro risultati competitivi per accrescere la loro immagine sul mercato.

Il nostro lavoro principale quindi, consiste nel gestire diritti di immagine e procura dei nostri assistiti e quindi promuoverli presso società sportive alla ricerca di giocatori professionisti.

Se analizziamo il lavoro di un team esport possiamo quindi notare da subito le differenze sostanziali.


4 – Sempre più team sportivi ricercato talenti esport, come mai?

Il mondo dello sport, è sempre alla ricerca di nuovi campioni da tesserare e inserire tra le file dei vari team ufficiali.

Con la pandemia, questo processo di ricerca è aumentato in misura esponenziale, in quanto le varie società professionistiche, si sono rese conto di aver bisogno di nuove figura-simbolo moderne, alternative e orientate alle nuove tendenze, come ad esempio l’esport.

Questo bisogno, nasce con il desiderio di queste società sportive, di evolversi e raggiungere nuove nicchie di utenti e tifosi.

È, sulla base di queste affermazioni, che nascono e si sviluppano le media-company, oggi sempre più orientate a coinvolgere e intrattenere i propri tifosi e fidelizzarli.

L’esport in questo caso, rappresenta un modo unico e moderno per consolidare i legami del team con i millennials e generazione z.


5 – Il fenomeno dell’esport affascina e non conosce crisi dovuta alla pandemia. Fenomeno di passaggio o fattore destinato a consolidarsi nei prossimi anni?

Se parliamo di pandemia, il movimento esport ha sicuramente conseguito un boom mediatico senza precedenti.

Ma se valutiamo altri aspetti, ci sono state in Italia notevoli problematiche che in parte hanno penalizzato i videogiochi al pari di altri settori.

Come per lo sport, anche per i videogames, l’assenza di eventi offline è stata una costante negativa che continua a bloccare sponsorizzazioni e addetti ai lavori.

Quindi credo che possiamo dire con più correttezza, che l’industria esport ha risentito meno la crisi Covid19.

Per valutare invece le prospettive future del fenomeno, sono importanti i dati che abbiamo ottenuto dalla provvisoria fine della pandemia. Da questi, è evidente che l’esposizione mediatica più ampia è stata principalmente caratterizzata dall’assenza di eventi sport tradizionale.

L’esport durante la pandemia quindi, è stato un ripiego necessario per sopperire tale mancanza e si giustificano così gli oltre un milione e 400 mila spettatori in Italia certificati da alcuni sondaggi.


6- Quali sono i videogiochi che attualmente più rappresentano lo scenario sport tradizionale nazionale?

Attualmente i titoli esport più diffusi in ambito sport, sono senza ombra di dubbio Fifa e PES. Parliamo quindi di simulatori calcistici.

Meno sviluppati ma altrettanto famosi, sono Moto Gp, NBA2K e Tennis World Tour, dedicati rispettivamente al Motomondiale, basket e al gioco del tennis.

Ci sono infine dei titoli che vanno al di là della concezione virtuale di sport ma che abbracciano ugualmente un gran numero di squadre sportive, ad esempio come non parlare di League of Legend e Fortnite. Questi titoli però in genere, sono molto più legati a squadre sport per i mercati esteri.


7 – Le squadre sportive preferiscono rimanere in ambito sport virtuale oppure preferiscono cambiare destinazione videoludica?

In genere le squadre sportive, preferiscono rimanere sul proprio titolo di sport ma in definitiva, la strategia varia a seconda del cliente.

La possibilità di differirsi, affascina sempre chi si immerge in questo segmento e le occasioni per variare non mancano.

Basandoci sulla nostra esperienza, attualmente lavoriamo con diverse società sportive, tra le quali alcune di Serie A. Molte di loro hanno escluso la possibilità di orientarsi ai classici giochi “sparatutto” puntando solamente ad una trasposizione del loro format tradizionale.

Ci sono altre squadre, che puntano a raggiungere nuovi livelli di business e per questo hanno iniziato a richiedere players di diversi titoli, per impattare meglio il mercato e raggiungere bacini di utenti sicuramente più ampi.


8 – Come avviene la selezione di un player da parte di un club sportivo?

Il primo aspetto tenuto in considerazione è la predisposizione del player verso un determinato sport virtuale e nel migliorarsi.

Importanti sono anche gli obiettivi dei vari club sport, infatti molto spesso, le scelte ricadono su giocatori che su Twitch o altre piattaforme, rappresentano dei veri e propri influencer.

Le società sport creano con loro tutta una serie di contenuti ad hoc utili per promuovere business e partner.

Il discorso del marketing legato all’esport è qualcosa di pazzesco se guardiamo a case history come Fortnite, obiettivo principale di gran parte delle aziende sport coinvolte. Un business eccezionale legato proprio al tema di intrattenimento che i videogames offrono a giocatori e pubblico.


9 – Sport ed Esport si avvicinano ancora di più con il Calciomercato Virtuale promosso dalla tua agenzia. Di cosa parliamo?

Il Calciomercato Esports è un tema su cui abbiamo fortemente creduto. Quando al lancio del nostro progetto di agenzia parlavamo e immaginavamo lo sviluppo di un mercato per ingaggiare i pro player ci prendevano quasi per pazzi!

Oggi possiamo vantare, il raggiungimento di numerose operazioni di mercato che hanno consolidato il nostro ruolo di agenzia su tutto il territorio.

Lo scorso anno, abbiamo portato giocatori molto molto forti ai team di Serie A e per noi è stato molto gratificante aver ottenuto questo approccio così positivo. Per questo abbiamo pensato di promuovere un contenuto social che veicolasse l’attività di intermediazione e le diverse trattative andate in porto.

LINK: https://www.instagram.com/p/B-hIGnCndT9/?igshid=2x9878e8q64n

Oggi siamo abbastanza conosciuti e sempre più società ci contattano per trovare nuovi player. E’ importante scegliere un player realmente competitivo. Se si vuole fare esports, e soprattutto in caso di competizioni come la eSerie A TIM, è altrettanto importante selezionare dei giocatori competitivi e pagarli. Se infatti non c’è un compenso economico non c’è professione.

Il futuro è tutto ancora da definire, il nostro obiettivo sarà sempre quello di rappresentare un valore aggiunto per i nostri assistiti e con questa mission garantiremo alle società i migliori professionisti sul mercato accompagnando infine proprio i club nel loro percorso di innovazione e avvicinamento al settore esport con la nostra expertise.

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