Che ruolo ricopre un commentatore esport nel panorama dei videogiochi competitivi? Simone “Akira” Trimarchi, ha parlato del suo lavoro di caster in occasione di un panel per Italy Week.

I membri dell’industria dello sport, degli esport e del gaming, si sono incontrati virtualmente in Italy Week, il primo appuntamento ufficiale, del tour mondiale organizzato da G.G.D.E. (Global Gaming Digital Expo) in programma dal 6 all’8 ottobre 2020.

Tre giorni di webinar e approfondimenti imperdibili, mostre e interessanti networking, hanno accolto un gran numero di aziende e delegati desiderosi di saperne di più sui mercati dello sport e del gioco in Italia.

Italy Week è stato un successo senza precedenti che pone le basi per una nuova e futura evoluzione territoriale nell’organizzazione degli eventi.

Tra i tanti speaker di questo appuntamento, abbiamo incontrato una delle personalità esport, più conosciute ed apprezzate: Simone “Akira” Trimarchi che in un panel con Francesco “Deugemo” Lombardo, ha analizzato la figura del commentatore professionista di videogiochi. Ruolo che Simone ricopre con successo da diversi anni.

Ne è uscita una chiacchierata molto istruttiva che ha acceso i riflettori su aspetti trasversali e molto interessanti circa un settore – quello esport – ancora non del tutto “esploso” in Italia.

Ecco l’analisi fatta da Simone Akira Trimarchi nel video per Italy Week

IL RUOLO DEL CASTER

Il commentatore professionista, indicato con il termine di caster, è una figura molto interessante e assolutamente fondamentale per l’industria delle competizioni esport.

Questo ruolo, con il passare del tempo, si è evoluto e migliorato, fino a diventare una delle costanti imprescindibile in ogni competizione ufficiale.

Sostanzialmente, quando parliamo di commentatore professionista, indichiamo qualcuno che fa la telecronaca dell’avvenimento, proprio come accade nelle partite di sport ad esempio calcio, basket, volley e molto altro ancora.

Quindi un caster esport è una figura che descrive quello che sta accadendo in un match di videogames e che aiuta gli spettatori a comprendere meglio esiti e meccaniche di gioco.

IL PERCORSO DA COMMENTATORE ESPORT DI SIMONE AKIRA TRIMARCHI


Il mio percorso da commentatore parte nel 2020 per gioco e per caso, solo nel 2005 ho accarezzato l’esperienza da professionista e quindi retribuita.

Oggi, gran parte dei caster che troviamo in giro, nascono direttamente commentatori esport, e sono figure formate appositamente per ricoprire questo ruolo.

Io invece, provengo da un background che mi ha visto prima giocatore professionista e poi caster esport.

Il mio viaggio nel fantastico mondo dei videogiochi, parte davvero da molto lontano con StarCraft. Con questo gioco, ho avuto la fortuna e la bravura di vedere a lungo raggio il fenomeno esport che all’epoca era un settore totalmente inesplorato in Italia.

StarCraft era il videogioco al quale giocavo a quei tempi, che mi ha permesso di essere conosciuto nelle community e grazie al quale, ho vinto il primo torneo nazionale che mi ha portato appunto a giocare poi la prima edizione dei World Cyber Games.

Grazie a questo traguardo, sono stato uno dei primi italiani a “toccare con mano” il fenomeno ascendente dell’esport globale. In questa occasione ho potuto “sentire il profumo” di anni e anni di avanguardia di settore che all’estero rappresentava già qualcosa di grandioso mentre in Italia, iniziava ad affacciarsi in maniera timida.

Per StarCraft, sono andato a giocare in Corea del Sud!

In seguito, nel 2002, si svolgevano le eliminatorie per la seconda edizione di questo evento StarCraft, come in precedenza, ho partecipato come player ma sono stato eliminato ai quarti di finale.

Dopo la mia eliminazione, mi fu proposto dagli organizzatori di commentare la finale dello stesso torneo.

Si giocava al Forum di Assago e si disputava il match tra Ciobbo e Cafone. Questa è stata la mia prima esperienza amatoriale da Caster.

PERCHE’ NASCE LA NECESSITA’ DI COMMENTARE UN MATCH ESPORT

All’epoca, gran parte dei tornei nazionali, provavano a trovare ispirazione e idee da quelli internazionali; sulla scia di questa enorme bolla di entusiasmo, gli organizzatori pensarono di provare a replicare lo stesso format asiatico, notando che, con un commentatore, i match salivano notevolmente di interesse.

Ne derivò la concezione che, la cronaca in un incontro, poteva aggiungere valore allo stesso!

Affermazioni giustificata dal fatto che, in Italia, c’era un gran numero di esperti e appassionati di StarCraft ma data la complessità del gioco, diventava difficile riuscire a seguire le evoluzioni del gioco e quindi con l’aggiunta di un commentatore si notò che i tassi di interesse anche di pubblico meno esperto, salivano a dismisura.

EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL RUOLO DI CASTER

Questo ruolo si è evoluto tantissimo nel tempo, basti pensare ai suoi albori, quando un commentatore si limitava esclusivamente a descrivere le vicende sullo schermo.

Possiamo dire che un caster aveva un ruolo pacifico e poco incisivo in tema di adrenalina e incitamento del pubblico.

Con il passare del tempo, la figura del commentatore si è evoluto e ha iniziato a crescere in popolarità e autostima, raggiungendo un posto privilegiato nelle sfide ed evoluzioni di gioco.

Quella che era una semplice voce narrante, diventa un qualcosa di incitante che con alti e bassi toni, accende o quieta gli spiriti in battaglia e tra il pubblico.

A questo si arriva ovviamente con maggiore studio e conoscenza dei giochi da parte dei nuovi caster e quindi un percorso di formazione sicuramente più alto e orientato al settore.

Il caster oggi è colui che regala emozioni e una sua assenza nel panorama competitivo è assolutamente inaccettabile.

Inoltre, ci sono occasioni in cui, a raccontare le vicende di un match esport, possono esserci addirittura coppie di commentatori. Come per i telecronisti sportivi, il successo di questa conduzione e binomio, deriva allo stato di affiatamento e sinergia che i due casters riescono a mettere in scena.

L’uno spalleggia l’altro tra le evoluzioni di gioco con botta e risposta che accendono il pubblico ad ogni livello.

LE QUALITA’ DI UN CASTER ESPORT

Una dote fondamentale per poter diventare commentatori professionisti, è quella di avere una buona comunicazione e in particolare una buona dizione e fluidità di parola.

Oggi non esistono scuole specifiche, ma non escludo l’ipotesi che ce ne saranno in futuro, per poter diventare caster ma un buon corso di dizione fornisce una marcia in più per chiunque voglia intraprendere questo lavoro.

Al di là delle apparenze, fare il caster professionista vuol dire impegno, organizzazione e studio.

Da sempre, mi batto per far capire che in tutte le cose, incluso l’esport, ci vuole passione, e forza di volontà ma anche competenza e perseveranza.

La conoscenza dei giochi è la chiave di svolta per un commentatore professionista. Se non conosci le meccaniche non riesci a districarti nelle varie sessioni di gioco e quindi di racconto e analisi.

Altro requisito fondamentale, è quello di essere al passo con i tempi ed essere aggiornato su tutte le ultime mode e tendenze esport.

Per concludere, un suggerimento potrebbe essere provare a giocare ai vari videogames in modo da testarli e capire in maniera pratica cosa significa evolvere un match.

Il resto lo fa la passione e l’energia che ognuno di noi mette in scena durante una cronaca di esport.

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